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Le ultime tendenze negli imballaggi primari per l’industria alimentare: verso una sostenibilità responsabile

L’industria alimentare è in costante evoluzione, e uno dei settori che sta registrando una trasformazione significativa è quello degli imballaggi primari. Negli ultimi anni, le aziende del settore hanno posto sempre maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, abbracciando nuove innovazioni nei materiali e nel design per ridurre l’impatto ambientale dei loro prodotti.

Le innovazioni più significative riguardano soprattutto l’adozione di materiali e design ecosostenibili e riciclabili. La sostenibilità degli imballaggi non è più solo una scelta etica, ma anche una scelta strategica per le aziende alimentari. La riduzione del peso e del volume del packaging, insieme al maggior riciclo delle materie plastiche, sono diventati obiettivi prioritari nel processo di progettazione degli imballaggi.

Imballi ecologici: una risposta alle esigenze dei consumatori

Gli imballaggi ecologici stanno guadagnando sempre più popolarità tra i consumatori consapevoli dell’ambiente. La preferenza per materiali biodegradabili e compostabili è in netto aumento, spingendo le aziende a sviluppare soluzioni innovative che rispettino l’ambiente senza compromettere la qualità e la sicurezza del prodotto.

Uno studio del 2020, condotto da Nielsen in collaborazione con Novamont, ha evidenziato la crescente preoccupazione per l’ambiente tra gli italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Il 64% degli intervistati si attende una riduzione dell’utilizzo della plastica non riciclabile negli imballaggi nei prossimi anni. Inoltre, il 28% suggerisce di impiegare maggiormente bioplastiche compostabili/biodegradabili, evidenziando una chiara volontà dei consumatori di adottare soluzioni più sostenibili.

Vantaggi ambientali della plastica rispetto ad altri materiali: una visione completa

Contrariamente a quanto spesso si pensa, la plastica presenta vantaggi ambientali significativi rispetto ad altri materiali tradizionali come vetro, carta e alluminio non solo durante il trasporto, ma anche nella fase produttiva. Uno studio comparativo ha evidenziato che la plastica ha un’impronta ambientale complessivamente inferiore, considerando l’intero ciclo di vita del materiale.

Durante la produzione, ad esempio, sia il vetro che la carta richiedono processi estrattivi e produttivi intensivi che comportano un elevato consumo di risorse naturali e l’emissione di sostanze inquinanti. Il vetro, in particolare, richiede la fusione di materiali a temperature molto elevate, mentre la carta ha bisogno di solventi e di una notevole quantità di acqua per la produzione. L’alluminio, invece, presenta un elevato impatto ambientale in termini di consumo energetico durante la fase di estrazione e lavorazione del minerale.

In confronto, la produzione di plastica richiede meno energia e risorse naturali. I processi di produzione della plastica sono diventati sempre più efficienti nel corso degli anni, riducendo l’energia necessaria e le emissioni di gas serra associate. Inoltre, la plastica è estremamente versatile e leggera, il che la rende un’opzione ideale per ridurre le emissioni di gas serra durante il trasporto, rispetto ad altri materiali più pesanti come il vetro e l’alluminio.

Questi dati evidenziano l’importanza di considerare l’intero ciclo di vita dei materiali quando si valutano le loro implicazioni ambientali. Sebbene la plastica abbia certamente sfide legate alla gestione dei rifiuti e alla sua durata nell’ambiente, è importante riconoscere anche i suoi vantaggi in termini di impatto ambientale complessivo rispetto ad altri materiali. Questo approccio equilibrato può guidare le decisioni di progettazione degli imballaggi verso soluzioni più sostenibili e consapevoli dell’ambiente nell’industria alimentare.

Le tre R nell’industria alimentare: un approccio completo alla sostenibilità

Le aziende del settore alimentare stanno sempre più adottando l’approccio delle “tre R” – Ridurre, Riutilizzare, Riciclare – come strategia fondamentale per ridurre l’impatto ambientale dei loro imballaggi primari. Questo approccio non solo risponde alle esigenze dei consumatori sempre più consapevoli, ma rappresenta anche un’imperativa necessità per promuovere una produzione più sostenibile.

Ridurre: la sostenibilità inizia dal design

La prima “R”, Ridurre, implica la produzione di beni utilizzando una minore quantità di risorse. È stato dimostrato che l’80% dell’impatto ambientale di un prodotto si definisce già in fase di progettazione, sottolineando l’importanza cruciale di considerazioni sostenibili fin dalle prime fasi di sviluppo degli imballaggi. Ridurre il peso e il volume degli imballaggi, ad esempio, non solo riduce i costi di produzione e trasporto, ma contribuisce anche a minimizzare l’impronta ambientale complessiva del prodotto.

Riutilizzare: allungare la vita utile degli imballaggi

La seconda “R”, Riutilizzare, implica l’allungamento della vita utile del prodotto prima di gettarlo. Le aziende alimentari stanno esplorando soluzioni innovative per promuovere il riutilizzo degli imballaggi, ad esempio attraverso il design di imballaggi riutilizzabili o sistemi di ricarica per determinati prodotti. Promuovere pratiche di riutilizzo non solo riduce la quantità di rifiuti generati, ma contribuisce anche a creare un’economia circolare più sostenibile.

Riciclare: gestione responsabile dei rifiuti

La terza “R”, Riciclare, implica lo smaltimento corretto degli imballaggi alla fine del loro ciclo di vita. Le aziende del settore alimentare stanno investendo sempre di più nella progettazione di imballaggi facilmente riciclabili e nel sostegno di programmi di riciclo nella catena di approvvigionamento. Aumentare la percentuale di materiale riciclato utilizzato nella produzione è un obiettivo chiave, poiché riduce la dipendenza dalle materie prime vergini e riduce l’impatto ambientale complessivo.

La sgrammatura come obiettivo prioritario

Un’altra tendenza emergente è quella della riduzione della plastica negli articoli attraverso la sgrammatura. Le aziende stanno investendo nella ricerca e nello sviluppo di imballaggi più leggeri e efficienti, riducendo al contempo l’uso di materiali e le emissioni di carbonio legate alla produzione e al trasporto.

In conclusione, l’industria alimentare sta facendo importanti passi avanti verso una sostenibilità responsabile attraverso l’adozione di nuove tecnologie e materiali eco-compatibili. Il cambiamento verso imballaggi più sostenibili non solo risponde alle esigenze dei consumatori sempre più consapevoli, ma offre anche opportunità significative per le aziende che mirano a distinguersi sul mercato e a promuovere una produzione più responsabile dal punto di vista ambientale.

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GLPS SRL

La GLPS SRL è un’agenzia di rappresentanza di articoli di imballaggio primario per le aziende operanti nel settore alimentare, con una forte specializzazione nei settori caseario, gelato, gastronomia e pasticceria.

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